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I Flash speedlight, chiamati anche flash “cobra” o a “slitta”, sono la migliore soluzione per avere una fonte di luce potente e portabile, modificabile grazie al gran numero di accessori.
La forma di un flash speedlight ricorda, con la testa del flash, abbassata, la testa di un cobra… per questo motivo vengono anche chiamati in questo strano modo.
Sicuramente, a prescindere da come vengono chiamati, se abbiamo bisogno di una (o più!) sorgenti di luce all’interno del nostro set gli speedlight costituiscono la soluzione migliore.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”8261″ img_size=”large” alignment=”center” onclick=”link_image”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”8255″ img_size=”large” alignment=”center” onclick=”link_image”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/3″][vc_single_image image=”8259″ img_size=”large” alignment=”center” onclick=”link_image”][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_column_text]Dal punto di vista elettronico questo tipo di flash hanno una alimentazione a batterie (stilo o proprietarie) che alimentano un condensatore: la scarica elettrica che partirà dal condensatore per arrivare alla lampadina allo xenon, un gas nobile, genererà un lampo di luce “bianca“, con una temperatura colore di circa 5.500 K, la temperatura del sole a mezzogiorno.
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Le caratteristiche di un flash speedlight
- Potenza emessa, espressa dal Numero Guida NG;
- Testa orientabile;
- Alimentazione a batteria;
- Modalità TTL;
- Modalità Manuale;
- Modalità HSS: High Speed Sync;
- Modalità Strobo;
- Trigger integrato/possibilità di usare il flash come master/slave;
- Presenza di accessori;
A seconda della potenza del flash, espressa con il Numero Guida, il lampo sarà più o meno veloce (da 1/1000 a 1/40.000 di secondo) e arriverà più o meno a distanza (a seconda dei parametri della macchina, come ISO/diaframma).
L’alimentazione è fornita da delle batterie: i modelli più economici utilizzano generalmente 4 batterie di tipo stilo (consigliato ovviamente l’acquisto di valide batterie ricaricabili da 2.500mAh, che garantiscono più durata e velocità di ricarica del flash).
Alcuni flash hanno delle batterie proprietarie (es: Profoto A1, Godox V860II) che garantiscono un numero maggiore di scatti a piena potenza.
Gli speedlight sono caratterizzati dalla presenza di una “testa mobile“, che è possibile ruotare in senso verticale e orizzontale, utilissima se vogliamo, ad esempio, direzionare il lampo del flash su un soffitto bianco, per diffondere la luce.
Gli speedlight possono essere utilizzati sia montati direttamente sulla slitta “hot shoe” presente sulla fotocamera che usati esternamente, mediante l’utilizzo di trigger. Alcuni modelli hanno già un trigger integrato e non necessitano il supporto di ulteriori acquisti (e di altre batterie..).
Le modalità di utilizzo
Modalità manuale
Grazie ai trigger (incorporati o meno che siano) è possibile spostare uno o più flash (divisi in gruppi a cui magari assegneremo potenze diverse..) nelle posizioni che vogliamo all’interno del nostro “set”, in modo da illuminare le zone che vogliamo.
Ad esempio, se abbiamo una parete bianca, possiamo illuminare la parete con un flash e il soggetto (messo ad una certa distanza per non avere della luce di rimbalzo dalla parete ) con un altro flash, magari dotato di un diffusore (ombrella, softbox…) per ammorbidire la luce.
In una situazione di quella dell’esempio, dove avremmo due flash settati a potenze diverse, dovremmo lavorare sicuramente con i flash messi in modalità manuale (M) modalità che ci permette di settare le potenze del flash a seconda della nostra necessità, magari misurando la luce emessa utilizzando un esposimetro esterno.
Le varie case produttrici di flash/fotocamere propongo dei loro sistemi per il controllo dei flash:
- CLS, Creative Light System su Nikon
- E-TTL / Canon optical slaving su Canon
Concettualmente sono sistemi che permettono di pilotare i vari flash presenti nella scena direttamente da un menù della macchina fotografica, usando il flash posizionato sulla macchina fotografica come Commander. Se si vuole utilizzare questi sistemi è importante verificare la compatibilità della propria macchina/flash.
Approfondisci: Modalità Manuale
Modalità TTL
Se, invece, lavoriamo con un flash solo e abbiamo la necessità di avere una flessibilità operativa, delegando alla “intelligenza del flash” (data dalla sua elettronica interna..) tutte le impostazioni lavoreremo in modalità TTL.
Immaginate di fotografare un soggetto in movimento (es: modella durante una sfilata) la cui distanza cambia: lavorando in M dovreste cambiare continuamente la potenza del flash, riducendola man mano che il soggetto si avvicina, se lavorate in TTL questo non serve e il flash fa “tutto da solo“.
Modalità HSS (High Speed Sync)
Il tempo di sincro flash è generalmente di 1/125s o 1/250s : come facciamo a scattare usando tempi più veloci (es:1/4000s) usando il flash? In questo ci viene in aiuto la modalità HSS, High Speed Sync.
Immaginiamo di volere fotografare, ad esempio, una persona con un diaframma 1.2f , all’esterno, volendo usare anche il flash. Per avere una corretta esposizione della luce ambiente dobbiamo lavorare (sempre per esempio..) a 1/4000s altrimenti l’immagine ci verrà sovraesposta… come fare? Semplice! Usiamo la modalità HSS che ci permette di utilizzare il flash con velocità di scatto molto più veloci del consueto 1/125s 🙂
Modalità STROBO
Una modalità particolare è la modalità STROBO, in cui il flash emette un certo numero di lampi in automatico: è possibile rappresentare, nella stessa immagine, più “momenti”. E’ possibile fotografare, ad esempio, il movimento di una pallina che rimbalza.
Approfondisci: Modalità STROBO
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